Confronto, partecipazione, condivisione e riflessioni sul tema della Salute Mentale con il ciclo di incontri che da marzo a maggio si svolgeranno a Lo Spazio Nuovo
In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione, diceva Franco Basaglia, grande innovatore nel campo della Salute Mentale. Partendo dalla sua lezione, l’associazione Idee in circolo di Arci Modena e il Social Point lanciano la Scuola Popolare di Psichiatria, per uscire dai luoghi tipici del sapere istituzionale e andare verso la costruzione di una psichiatria di comunità. “Oggi questa azione ci sembra necessaria perché si sta assistendo a un’involuzione di teorie e pratiche adottate, le quali portano a una eccessiva medicalizzazione. – spiegano i promotori -. Come associazione di utenti vorremmo vedere un mondo in cui le persone diventano più libere, più indipendenti, più capaci di gestire sia la loro vita quotidiana che il loro disagio”.
Tra le relatrici e i relatori ci saranno Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Modena; Alessia Casoli, presidente di Idee in circolo; Lucia Fornieri di Radio Liberamente; Giuseppe Tibaldi, direttore Area Nord DSM Ausl Modena; Sara Manzoli, Social Point Modena-Carpi. La scuola, che si sviluppa su sei incontri in altrettanti mercoledì tra marzo e maggio, sempre alle 18.00, con l’aggiunta di due appuntamenti extra, avrà come sede Lo Spazio Nuovo, in via IV novembre 40/B a Modena. Per info e iscrizioni: lospazionuovomodena@gmail.com.
La Scuola Popolare di Psichiatria prende il via mercoledì 16 marzo con l’incontro “Etnografia degli psicofarmaci nel contesto modenese. Un confronto su determinanti sociali di salute, diagnosi e farmaci” con Alessia Casoli e Samuela Gentile nel ruolo di facilitatrici. Il 30 marzo, invece, si parlerà di “La riduzione del danno nell’uso di psicofarmaci” insieme a Giuseppe Tibaldi e Simone Papa. Questo appuntamento sarà preceduto, sabato 26 dalle 15.30 alle 18.30, da un gruppo di studio nella sede di Idee in circolo, sulla guida “Interrompere l’uso degli psicofarmaci: guida alla riduzione del danno” condotto da Lucia Fornieri.
Ad aprile, mercoledì 13, si discuterà di “L’approccio al dialogo aperto come forma di democrazia in psichiatrica e oltre” con Nina Saarinen, Pina Caloro e Lucia Fornieri come facilitatrici. Mercoledì 27, invece, si torna a parlare di medicalizzazione con l’incontro dal titolo “L’utilizzo inesorabile degli psicofarmaci: effetti collaterali, dipendenza, tentativi di dismissione” insieme a Ugo Zamburru, Sara Manzoli e Fabrizio Zagaglia. Nel mese di maggio sono previsti due appuntamenti e una giornata di approfondimento, che si svolgerà sabato 7 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.30 su “La valorizzazione delle forme d’arte – uno scambio partecipato sulle forme artistiche come risorsa vitale nei contesti di isolamento” a cura di Nicola Valentino e Ahmed Hussein.
Mercoledì 11 si parlerà de “L’educazione dei nuovi psichiatri e operatori – la passione verso il proprio mestiere avviene da una consapevolezza politica oppure tecnica?” insieme a Fabrizio Starace, Gian Luigi Bettoli e Cristina Balestrazzi. Infine, il 25 maggio ultimo incontro sul tema de “La libertà è terapeutica! Come evitare i metodi coercitivi e riconoscere nell’altro la condivisione decisionale?” con Giovanni Rossi e Gianluigi Venturelli come facilitatori.
La Scuola Popolare di Psichiatria organizza anche un percorso per le scuole dal titolo “Un po’ di storia… si ripercorrerà la nascita della riforma Basaglia che ha modificato il paradigma con cui si guarda alla psichiatria”. Gli incontri sono strutturati in modalità partecipata, condivisa e non frontale. Le persone che vorranno partecipare potranno offrire riflessioni e pensieri per arricchire il dibattito.