Il Forum modenese del Terzo Settore si unisce al grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Forum reggiano: la riforma del terzo settore sta appesantendo con incombenze burocratiche il mondo del terzo settore, mettendo in crisi associazioni di promozione sociale, di volontariato e cooperative.
«Auspico che come richiesto dal portavoce di Reggio Emilia possa esserci una maggiore sensibilità da parte della Regione sia per quanto riguarda lo snellimento delle procedure burocratiche sia per quanto riguarda l’attenzione all’apertura a nuovi soggetti per il 5 per mille – commenta Andrea Iori, portavoce del Forum provinciale del Terzo Settore modenese (in foto) – La Riforma e l’attivazione delle procedure per l’iscrizione al Registro unico stanno incidendo sull’operato quotidiano di queste realtà, un patrimonio di migliaia di associazioni la cui presenza, ancora di più durante la pandemia così come nei percorsi di accoglienza dei profughi ucraini, è da sempre indispensabile per la nostra comunità.
Numerosi esponenti di enti del terzo settore ci riportano quotidianamente che i tempi della Riforma rallentano il funzionamento e lo sviluppo delle attività e questo per le associazioni e le reti associative, che si ritrovano a far fronte ad adempimenti burocratici sempre più complessi, non è affatto un bene».Come ribadito anche dal Forum regionale, le proposte, in discussione in Parlamento per estendere la scelta del 5 per mille ad altre istituzioni che non appartengono al Terzo Settore, rischiano di rendere ancora più fragile e difficoltoso il futuro delle associazioni.
Per tutte queste motivazioni e per condividere le preoccupazioni, anche da Modena si chiede un intervento urgente da parte della presidenza della Regione, anche allo scopo di attivare percorsi politici e normativi che consentano alle associazioni di poter transitare nel nuovo registro e contemporaneamente rilanciare la Riforma, come leva e promozione dello sviluppo delle comunità e, al loro interno, di tutte le organizzazioni del Terzo Settore.