Sta riscuotendo successo il locale aperto dalla cooperativa di comunità Casa Base, costituita da un gruppo di ragazzi provenienti dall’esperienza scout. L’intento generale è offrire tempo e competenze alla cittadinanza, a partire dalle oltre settanta associazioni di volontariato che arricchiscono il tessuto sociale del distretto di Castelfranco Emilia, al fine di creare una rete in grado di sviluppare nuove idee e progetti.
Hanno rianimato il centro storico di Castelfranco Emilia con un’idea semplice e, al tempo stesso, coraggiosa: aprire un locale nella centralissima piazza Garibaldi. Il locale si chiama Terzo Spazio ed è stato inaugurato il 3 dicembre scorso.
L’iniziativa è di Casa Base, la cooperativa di comunità (aderente a Confcooperative Modena) nata il 7 settembre 2021 per gestire un locale con l’intento di aggregare i cittadini e le associazioni del territorio, creando un polo sociale e culturale.
“Abbiamo tra i 23 e 40 anni e proveniamo tutti dagli scout – racconta Gabriele Parmeggiani, socio fondatore della cooperativa insieme a Mario Cerullo (presidente), Anna Melotti, Chiara Borsari, Elena Trenti e Silvia Macchi – Siamo sempre stati convinti che i ragazzi di Castelfranco avessero bisogno di un luogo in cui ritrovarsi dopo la scuola o il lavoro per bere qualcosa, ascoltare musica e partecipare a eventi. Ora ce l’hanno”.
Terzo Spazio ha aperto nei locali che prima ospitavano un ristorante che la cooperativa ha affittato e ristrutturato con un semplice restyling. Il locale si sviluppa su due piani e dispone di una grande sala interna che ospita eventi e musica dal vivo; inoltre ha un dehors sulla piazza. È aperto dal giovedì alla domenica dall’orario aperitivo fino a tarda sera. Si possono consumare cibo e bevande, sono a disposizione giochi di società. Ci lavorano i sei soci di Casa Base e altri tre ragazzi.
“I primi mesi ci sono serviti per avviare l’attività, che ora ci pare stia funzionando – dichiara Parmeggiani – L’intento generale è offrire tempo e competenze alla cittadinanza, a partire dalle oltre settanta associazioni di volontariato che arricchiscono il nostro tessuto sociale, al fine di creare una rete in grado di sviluppare nuove idee e progetti. Forse è presto per affermare che abbiamo vinto la nostra scommessa, però l’inizio è incoraggiante e siamo ottimisti per il futuro”.
Di certo in questi primi mesi Terzo Spazio ha servito anche clienti prestigiosi, come il giornalista Federico Buffa, il cantante dello Stato Sociale Lodo Guenzi e lo scrittore Stefano Massini.
Ricordiamo che le cooperative di comunità sono imprese costituite da persone che vivono nello stesso territorio e decidono di avviare attività economiche non per fare profitti, ma per creare occasioni di lavoro e migliorare il benessere collettivo. Negli ultimi due anni in provincia di Modena se ne sono costituite sette che aderiscono a Confcooperative.
“Le cooperative di comunità rappresentano la nuova frontiera dell’imprenditoria che crea occupazione e redistribuisce ricchezza nei territori dove nessuno vuole più investire – commenta il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – Queste imprese di cittadini che si auto-organizzano nascono soprattutto nelle aree più periferiche per salvaguardare le reti sociali ed economiche. Pensiamo che nei prossimi mesi nasceranno nuove cooperative di comunità, soprattutto dove si avverte l’esigenza di valorizzare le persone e recuperare la forte coesione sociale che ha sempre caratterizzato i nostri territori.
Per questo – conclude Piccinini – sosteniamo le cooperative di comunità, sia nella fase di start up che nell’accompagnamento alla crescita”.