Presentati da Istat i primi risultati della seconda edizione del censimento permanente. Le istituzion attive in italia sono oltre 363.500 cresciute dell’8% in sette anni; cala il numero di volontari, passati da 5.5 milioni a 4,7 milioni nel 2021. Oltre il 71 per cento delle istituzioni si avvalgono del loro contributo
Al 31 dicembre 2020, l’anno delle pandemia, le istituzioni non profit attive in Italia sono 363.499 – lieve incremento del +0,2 per cento rispetto al 2019, poco più dell’8 per cento rispetto all’ultima rilevazione del 2015 – , ed impiegano oltre 870mila dipendenti (+10% rispetto al 2019).
La vera novità però riguarda il calo dei volontari attivi nelle organizzazioni, passati da 5,5 milioni del 2015 a quasi 4,7 milioni nel 2021.
Sono i risultati più importanti della seconda edizione del Censimento permanente delle istituzioni non profit realizzato dall’Istat fra marzo e novembre 2022, presentati oggi nell’aula magna della sede nazionale.
A soli cinque mesi dalla chiusura dell’ultima rilevazione – che Istat compie ogni tre anni – vengono diffusi i primi risultati provvisori, a cui seguirà il rilascio, entro l’anno in corso, dei dati definitivi che l’Istituto analizza a partire dal suo registro statistisco basato su varie fonti amministrative.
Quella presentata oggi quindi è una prima proiezione, su cui i ricercatori dell’Istituto hanno lavorato offrendo una panoramica a partire da alcuni focus tematici: oltre ai dati sui volontari, le attività svolte dalle istituzioni non profit a favore delle categorie più fragili, le reti di relazione che le istituzioni strutturano sul territorio e il loro processo di digitalizzazione.