Il 2023 è stato per Aism sezione provinciale di Modena (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) un anno all’insegna di un anniversario importante, quello dei 30 anni a fianco delle persone con la patologia e delle loro famiglie, attraverso numerose iniziative e servizi.
A livello provinciale, le persone attualmente in contatto con la sezione Aism sono 850 di cui 600 con la patologia e 250 familiari. «Nel 2023 – illustra la presidente Aism provinciale Gabriela Guidetti – tra i vari servizi erogati, ricordiamo il supporto all’autonomia domiciliare ed extra-domiciliare, supporto psicologico individuale, di gruppo, attività ricreative per un totale di 80 prestazioni; accoglienza, sportello, consulenza sociale e legale, disbrigo pratiche e ritiro farmaci per un totale di 185 prestazioni; attività fisica adattata 186 prestazioni; supporto alla mobilità (trasporti) per commissioni, motivi sanitari, attività ricreative, lavoro, svago, motivi associativi, 874 prestazioni». In Italia, ogni anno, 3.600 persone vengono colpite dalla sclerosi multipla. Una nuova diagnosi ogni 3 ore. Delle 137mila persone con SM, il 10% sono bambini e il 50% sono giovani sotto i 40 anni. La causa e la cura risolutiva non sono ancora state trovate ma grazie ai progressi compiuti dalla ricerca scientifica, esistono terapie e trattamenti in grado di rallentare il decorso e migliorare la qualità di vita delle persone con questa patologia.
Oltre alla consueta attività annuale di raccolta fondi nelle piazze modenesi con le mele in autunno, le gardenie e le erbe aromatiche in primavera e articoli natalizi nel mese di dicembre, a giugno di quest’anno Aism Modena ha celebrato il trentennale con una cena di gala organizzata e promossa dal Lions Club Modena Sigonio, il cui ricavato è destinato a un importante progetto rivolto ai giovani con SM, per creare a Modena un centro benessere rivolto ai partecipanti del “percorso Young” che coinvolge i soci Aism sotto i 35 anni. Anche il ricavato del recente pranzo di raccolta fondi dello scorso 3 dicembre a Sassuolo – oltre 3mila euro – andrà ad integrare i fondi raccolti con la cena di gala; sempre quest’anno, un’altra cena di raccolta fondi, questa volta a Carpi, ha permesso di raccogliere ulteriori 3mila euro destinati alle attività dell’associazione.
Restando in tema di progetti, si ricorda “#CambiailFinale! Una rete di prossimità per il supporto delle donne con disabilità che subiscono discriminazione multipla sul lavoro, in famiglia e che possono diventare esposte alla violenza”, promosso nel 2023 da Aism Modena e Gruppo Donne e Giustizia con il sostegno della Fondazione di Modena all’interno del Bando Personae 2022, che quest’anno ha portato alla realizzazione di un percorso formativo rivolto a donne interessate ad approfondire il tema della discriminazione multipla subìta dalle donne con disabilità; sono state inoltre destinatarie del progetto le volontarie dello Sportello di accoglienza di Aism Modena per rafforzare il lavoro di rete con il territorio sui temi che riguardano le donne con disabilità, la discriminazione sul lavoro e la violenza domestica.
Nelle azioni previste per l’attuazione dell’Agenda 2025 della Sclerosi Multipla, Aism Modena si mobilita per sostenere le donne con disabilità e con il progetto #CambiailFinale! ha messo in campo nuovi strumenti concreti e trasferibili con e per le donne con sclerosi multipla, attivando una rete territoriale fra servizi ed associazioni per favorire l’emersione delle situazioni di discriminazione e garantire inclusione lavorativa, consapevolezza della discriminazione e percorsi di uscita da situazioni di violenza. «Ci sarà un convegno regionale a Modena a inizio 2024 per presentare alla cittadinanza i risultati ottenuti – conclude Guidetti – Puntiamo a portare i temi della discriminazione multipla delle donne con disabilità sul territorio provinciale e abbiamo appunto promosso un progetto di welfare inclusivo, arricchito da numerose collaborazioni, perché crediamo fortemente in un approccio multidisciplinare ed integrato al problema della discriminazione multipla: nessun attore riesce, da solo, a gestire il processo di prevenzione e garantire azioni efficaci che richiedono competenze diversificate».