21 maggio, a Modena un sabato di Pace con il Festival di Ho avuto sete

Inondare piazza Matteotti a Modena con parole e note di pace. È quello che si prefigge Sete di Pace, il primo festival organizzato da Ho Avuto Sete, organizzazione di volontariato impegnata da 10 anni in progetti umanitari, in particolar modo nella realizzazione di impianti di acqua potabile in Africa, e che proprio al tema della pace ha deciso di dedicare il suo primo festival.

Sete di Pace, primo festival di Ho avuto sete, si terrà sabato 21 maggio, tutta la giornata, a Modena e prevede tre momenti.

La grande sete. Dalle 9.00 alle 12.30 è prevista al Cinema Astra la proiezione per le scuole de “La grande sete”, il documentario sull’acqua e l’Agenda 2030 realizzato da Piero Badaloni in collaborazione con Ho avuto sete e andato in onda su Rai 3 a marzo.

Parole di pace. Dalle 18 alle 20 dal palco in Piazza Matteotti, a Modena, si ascolteranno le voci e le testimonianze della cooperazione internazionale e del volontariato che in questi mesi di emergenza ucraina realizzano sul campo il dialogo e la pace. Sono previste una serie di performance di coloro che desiderano far risuonare nella piazza, parole, canzoni e poesie di pace.

Flexus in concerto. Dalle 21, sempre in piazza Matteotti, ci saranno i Flexus in concerto. L’evento gratuito con prenotazione obbligatoria su www.hoavutosete.org.

La band carpigiana porterà sul palco di “Sete di Pace” un concerto speciale incentrato sulle canzoni dell’ultimo album “Le orchestre non suonano più” pubblicato ad ottobre 2021 e anticipato da diversi videoclip. Come sempre i Flexus non dimenticheranno di omaggiare alcuni grandi classici del miglior cantautorato italiano. Da oltre vent’anni la band resta a cavallo tra sfumature di rock, folk ed acustiche, nel solco della miglior tradizione della musica d’autore; il loro sound è temprato da centinaia di concerti in Italia ed all’estero e si fonda sulla personalità vocale di Gianluca Magnani e sul suo originale uso di chitarre acustiche elettrificate, che si sposano ai sax e al pianoforte di Davide Vicari ed al basso preciso di Daniele Brignone sorretto dalla solida batteria colorata di percussioni di Enrico Sartori, dal violoncello di Elde Lini e dal violino balcanico di Mario Sehtl. I contributi visual originali sono di Federico De Maio.

C’è una forte sete di pace. Per questo abbiamo scelto di far risuonare in piazza delle parole, delle pratiche, delle testimonianze di chi è impegnato in azioni di giustizia e pace – ha dichiarato Giuseppe Morici, Presidente di Ho avuto sete – per superare il sentimento di impotenza alimentato dalla guerra e la distruzione in Ucraina”.

Il Festival è a ingresso gratuito. Durante la serata è previsto un momento di ristoro con cibo e bevande gestito dai volontari.