Lunedì 30 maggio 2022 dalle ore 14 alle 18 presso Laboratori Aperti Modena (viale Buon Pastore 43) si terrà un pomeriggio con interventi e testimonianze dedicato al sesto compleanno di Ca’ Nostra, il progetto modenese di coabitazione tra anziani parzialmente non autosufficienti con demenze o deficit cognitivi che ha fatto scuola in tutta Italia come modello innovativo di welfare, housing sociale e invecchiamento attivo.
L’iniziativa è promossa e vede la partecipazione di tutti coloro che hanno reso possibile il progetto: Fondazione di Modena, Azienda Usl, Centro Servizi Volontariato Terre Estensi, Comune di Modena, associazione G.P.Vecchi.
«Ad oggi Ca’ Nostra conta sei ospiti con livelli di malattia cognitiva diversi – spiega Laura Valentini, presidente della Comunità Familiare Ca’ Nostra che ha sede a Modena in via Matilde di Canossa 17 – Vorremmo che Ca’ Nostra diventasse sempre più patrimonio della città tramite la condivisione di buone prassi e per questo lanciamo l’idea di aprire la casa alla visita, naturalmente su appuntamento, di cittadini e assistenti familiari interessati a saperne di più sulle modalità di assistenza che qui portiamo avanti con successo da sei anni, in cui tutti i soggetti coinvolti hanno potuto raggiungere un buon stato di benessere».
Il progetto, nato da un’idea dell’associazione G.P. Vecchi e sostenuto dall’assessorato al Welfare del comune di Modena con il coordinamento del Csv e il fondamentale supporto del Centro disturbi cognitivi e demenze dell’Ausl di Modena, è un modello intermedio tra l’assistenza in struttura e a domicilio che, come dimostrato da una ricerca dell’università di Modena e Reggio Emilia, ha un impatto positivo sia sui costi per la collettività, sia sulla salute e la qualità della vita degli ospiti e dei caregiver, grazie alla condivisione delle risorse familiari dal punto di vista abitativo e assistenziale e alla sinergia tra società civile e pubblica amministrazione.
«Negli anni, siamo stati contattati da decine tra istituzioni, cooperative, associazioni e cittadini da Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Piemonte, Trentino per ricevere consulenze per replicare il modello altrove» dice Chiara Rubbiani, direttrice Centro Servizi Volontariato.
Nella giornata del 30 maggio la Comunità Famigliare Ca’Nostra è visitabile su appuntamento telefonando al 335 5323021.