Gli anziani ultra settantacinquenni e i disabili adulti rischiano significativamente l’isolamento sociale. Questa condizione incide anche sulla sicurezza delle persone, soprattutto sui familiari che non vivono in stretta prossimità con il proprio caro.Nasce così il progetto sperimentale “Monitoraggio Attivo” che mette a disposizione dei caregiver un dispositivo digitale.
Gli anziani ultra settantacinquenni e i disabili adulti che vivono da soli sono fra coloro che rischiano significativamente l’isolamento sociale.Questa condizione incide anche sulla sicurezza delle persone, soprattutto sui familiari che non vivono in stretta prossimità con il proprio caro
Cresce così l’esigenza, di strumenti e servizi che, attraverso il monitoraggio a distanza, consentano di migliorare il benessere e la sicurezza dei propri cari. Per questo, i Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, in stretta collaborazione con il Distretto socio-sanitario, con cui in Emilia Romagna hanno dispiegato per primi interventi e progetti di sostegno ai caregiver familiari, di lotta alla fragilità e all’isolamento sociale, hanno affrontato con decisione questa tematica.
Nasce così il progetto sperimentale “Monitoraggio Attivo” che mette a disposizione dei caregiver un dispositivo digitale che ha l’aspetto di un braccialetto, non è invasivo ed è indossabile con continuità senza richiedere la contestuale presenza di uno smartphone da parte delle persone monitorate.
Il dispositivo è in grado di evidenziare al caregiver in tempo reale cadute e segnali di emergenza grazie alla geolocalizzazione della persona monitorata ed integra indicatori relativi alla condizione di benessere dell’anziano: qualità e quantità del sonno, movimento, attività fuori casa e battiti cardiaci.
Il servizio, nell’attuale fase sperimentale, è gratuito e viene gestito, nell’ambito delle attività dello Sportello Servizi alla Domiciliarità dell’Unione delle Terre d’Argine e dalla Cooperativa Anziani e non solo.
“L’esperienza sui primi casi avviati – commenta Anna Masucci , Assistente sociale che per conto di “Anziani e non solo” coordina l’intervento – consente di confermare le potenzialità dei sistemi per la valutazione delle cronicità e la reattività a situazioni critiche, accresce il senso di fiducia e sicurezza dell’anziano. Il percorso, nella sua fase sperimentale, ha messo in evidenza il valore di un dialogo con i caregiver, intenso e positivo che allenta lo stress, dà sollievo, fa crescere competenze e consapevolezza”.
In fase di attivazione del dispositivo, verrà offerto anche un supporto e la personalizzazione rispetto alle caratteristiche dell’utente, ad esempio comunicando al caregiver il trend dei dati di benessere dell’anziano sul medio periodo e segnalando anomalie, criticità ed esigenze di sostegno.
“E’ una opportunità molto importante che l’Unione delle terra Argine ha voluto offrire alle persone fragili che vivono sole – ha commentato Tamara Calzolari Assessore al welfare del Comune di Carpi -. Sono stati acquistati 40 dispositivi distribuiti a persone selezionate con il supporto dell’assistente sociale e residenti nei 4 comuni dell’Unione, con differenti tipologie di fragilità. Ad oggi, siamo molto soddisfatti degli esiti della sperimentazione, le persone ci restituiscono riscontri positivi, si sentono monitorati a distanza e vivono le giornate più serenamente”.
Sono ancora disponibili dei dispositivi nel quadro del progetto sperimentale: per coloro che fossero interessati, è possibile contattare, per una valutazione della candidatura, lo sportello sociale del proprio comune o lo Sportello caregiver al numero 059 646421, al cell. 3534145848 o per e-mail ad: assistenzafamiliare@anzianienonsolo.it.