Disturbi alimentari: fino a metà aprile consulti gratuiti per pazienti e familiari presso l’Ospedale privato accreditato Casa di Cura Fogliani di Modena

Favorire la consapevolezza del problema in chi soffre di disturbi alimentari, sostenere le persone che vivono al loro fianco e indicare le opportunità terapeutiche disponibili sul territorio modenese. Sono alcuni dei compiti affidati al team multidisciplinare di esperti inserito nella rete nazionale dei Centri dell’Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (Aidap) che fino a metà aprile mette a disposizione un consulto gratuito a chi ne fa richiesta.

L’iniziativa, promossa per il terzo anno consecutivo dall’Ospedale privato accreditato Casa di Cura Fogliani, prende il via a pochi giorni dalla “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla”, che si celebra il prossimo 15 marzo con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle problematiche legate ai disturbi dell’alimentazione come anoressia, bulimia nervosa e “binge eating”. Disturbi che rappresentano una patologia sempre più rilevante anche a Modena, sia per la loro diffusione sia per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione. Dal 7 marzo, sino a metà aprile sarà possibile prenotare una visita gratuita telefonando al numero 059 4926999.

Secondo le stime del Ministero della Salute in Italia sono 3,5 milioni le persone in Italia che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, per la maggior parte (96%) donne tra i 15 e i 20 anni, anche se è in aumento il numero di chi comincia a manifestare i primi sintomi in età preadolescenziale, già dagli 8-9 anni. «In provincia di Modena prima della pandemia si contavano circa 3.500 giovani affetti da questo tipo di disturbi – spiega il dottor Dante Zini, Specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Medicina Interna e Psicoterapia a indirizzo cognitivo-comportamentale –. Le restrizioni dovute al Covid, l’isolamento sociale, le difficoltà di relazione soprattutto tra gli adolescenti hanno aggravato il problema tanto che si è registrato un incremento del fenomeno fino al 30%. Anche sul nostro territorio, come nel resto del Paese, si è abbassata l’età di chi manifesta anoressia, bulimia o un disturbo dell’alimentazione incontrollata, ma stanno aumentando anche i casi tra i trentenni e i quarantenni».  

Soffrire di un disturbo dell’alimentazione e del peso, oltre alle conseguenze negative sul piano organico, determina effetti importanti sul comportamento sociale della persona, con gravi penalizzazioni sulla qualità della vita.

«Per una reale prevenzione di questa malattia la famiglia assume un ruolo fondamentale – precisa il dottor Zini –: i genitori devono essere presenti nella vita dei propri figli e dedicare tempo e attenzione per cogliere i primi segnali di disagio. Quando la malattia è conclamata occorre rivolgersi a un’équipe multidisciplinare che assicuri la terapia e il monitoraggio medico costante, un buon percorso dietetico e un lavoro psicoterapico».

I familiari devono porre attenzione ad alcuni “segnali” legati al comportamento di una ragazza o di un ragazzo adolescenti. Come spiega la dietista Elena Sofia Giovanardi del team multidisciplinare che opera all’interno dell’ospedale privato accreditato Casa di Cura Fogliani: «Tra questi segnali alcuni fisici come la maggiore stanchezza, gli sbalzi d’umore, l’irascibilità, la sensazione di freddo o le vertigini. Ma ci sono anche segnali legati alla stessa alimentazione: una maggiore attenzione degli adolescenti al controllo dell’alimentazione, alla dieta, al cercare di imporsi regole sempre più rigide e ossessive nei confronti della propria alimentazione. Altri avvertimenti arrivano anche dalla modalità di consumare un pasto: lo sminuzzare il cibo, il cercare di fare bocconi quanto più piccoli possibile, l’allungamento del tempo dei pasti o la decisione di saltare del tutto un pasto avanzando scuse. La presenza di disturbi alimentari ha degli effetti anche sul rendimento lavorativo o scolastico: chi ne soffre presenta una maggior concentrazione e ossessività nel voler raggiungere un obiettivo o nell’ottenere un percorso scolastico più performante».

Come prenotare l’accesso gratuito

Per chiedere informazioni o prenotare una visita gratuita a partire da domani, 7 marzo fino a metà aprile è sufficiente chiamare il numero telefonico 059 4926999 evidenziando che la richiesta riguarda un primo incontro informativo per problemi legati a disturbi alimentari.

Cosa offre il Centro specializzato della Casa di Cura Prof. Fogliani

Il Centro offre terapia ambulatoriale ai pazienti con disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata – BED) e a quelli con obesità e malattie del metabolismo. Si adotta la terapia cognitivo-comportamentale migliorata (detta CBT-E) secondo gli indirizzi di Christopher Fairburn e Riccardo Dalle Grave, seguendo il “gold standard” delle linee guida internazionali per la cura dei disturbi alimentari, oltre alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per l’obesità e per i disturbi da alimentazione incontrollata.