Dovranno presentare l’attestazione obbligo anche le associazioni, ed in generale gli enti non profit, che durante il 2022 hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che a lavoratori autonomi, sia per prestazioni di tipo professionale che occasionale
C’è tempo fino al prossimo 16 marzo per presentare la certificazione unica (Cu) 2023, l’attestazione dei redditi che ha sostituito il vecchio modello Cud e serve per certificare, fra le altre cose, i compensi a titolo di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, corrisposti nel periodo d’imposta 2022.
Sono soggette a tale obbligo anche le associazioni, ed in generale gli enti non profit, che durante il 2022 hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che a lavoratori autonomi (sia per prestazioni di tipo professionale che occasionale).