Esteso il “Progetto fragili” grazie al ruolo dei volontari

Si estende il “Progetto Fragili” dedicato a persone con oltre 75 anni che vivono sole o con altri ”over 75”, in prevalenza prive di rete famigliare: sono state infatti firmate convenzioni tra Unione e alcune associazioni di volontariato chiamate a un ruolo attivo di “tutoraggio” delle singole situazioni, con il coordinamento della cooperativa sociale “Anziani e non solo” incaricata di attuare le linee guida.

“Progetto Fragili” era iniziato nel 2018 nella zona di via Belgrado e con questa nuova versione si amplia  all’area di viale De Amicis-via Santa Chiara: scopo del progetto è contrastare l’isolamento e stimolare il reinserimento sociale di persone fragili, spesso sprovviste di una rete familiare in grado di sostenerli. Gli anziani di via Belgrado sono stati coinvolti in incontri di socializzazione, incontri formativi e informativi, ma anche in attività ludiche con le sempre apprezzate partite a briscola o a tombola.

« Su via Belgrado – spiega l’assessora al Sociale Tamara Calzolari – il progetto ha già dato buoni frutti, per cui abbiamo pensato di estenderlo anche ad altre zone del territorio. Dalla prima fase di interventi sono emersi bisogni nascosti, situazioni che poi sono state segnalate ai Servizi sociali per la presa in carico. La collaborazione del volontariato si è rivelata preziosa per creare nuove relazioni sociali per questi nuclei di anziani e per mantenere i contatti coi servizi. »

Le realtà coinvolte nelle nuove convezioni sono la “Banca del Tempo”, la parrocchia della Cattedrale, il centro sociale “Bruno Losi” e l’associazione “I Giovani per Carpi”.