All’indomani della Giornata internazionale del Volontariato, Forum Provinciale del Terzo Settore e Centro Servizi Volontariato Terre Estensi esprimono la propria perplessità e amarezza in merito all’emendamento, approvato in sede di conversione del DL fiscale al Senato, che impone alle associazioni, dal 1 gennaio 2022, di essere assoggettate al regime IVA, pur non svolgendo alcuna attività commerciale.
«Ci uniamo all’appello al Governo e al Parlamento del Forum nazionale del Terzo Settore chiedendo la cancellazione dell’articolo 5 del DL Fiscale – commentano Paolo Belluzzi e Alberto Caldana, rispettivamente portavoce Forum provinciale del Terzo Settore e presidente Csv – Chiediamo inoltre l’impegno ai parlamentari modenesi di ciascun schieramento che conoscono da vicino il mondo del volontariato, della promozione e cooperazione sociale locali, di farsi carico di questa decisione.
Ci si chiede come mai siamo arrivati a questo esito e a questa manifesta disattenzione verso un mondo che dà tanto alla comunità e che già sta affrontando il delicato passaggio di entrata in vigore del Registro Unico del Terzo settore, con tutte le problematiche conseguenti».
L’introduzione di questo ulteriore adempimento è peraltro disallineato con la normativa oggi in vigore e produrrà disorientamento e sfiducia negli enti, soprattutto quelli più piccoli.
Il provvedimento, infatti, come si legge nella nota stampa del Forum nazionale, prevede il passaggio da un regime di esclusione Iva, ad un regime di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Sembra una piccola variazione, neutra economicamente, ma che invece comporta i costi di tenuta della contabilità IVA, oneri e ulteriori adempimenti burocratici che molte realtà non sono in grado di sostenere.