Gigetto, un clown “dimondi” speciale

Si chiama Luigi Lanzotti, ha 55 anni, ha al proprio attivo 101 donazioni di sangue ed è pertanto un donatore coi fiocchi destinato, se continua così, a numeri elevatissimi vista anche la regolarità che rispetta negli appuntamenti. Potrei aggiungere che è sassolese puro sangue, che abita ancora a Sassuolo e, non certo per alimentare il gossip, che è sposato ed ha una figlia piuttosto bella che potrebbe farmi rimpiangere di avere 40 anni di troppo. Ma tant’è e mia moglie mi scuserà.

Detto questo, a chi si sta chiedendo cosa abbia di particolare questo personaggio mi permetto di proporre un po’ di pazienza perché il bello della presentazione viene proprio adesso. Nella vita precedente Luigi era un ottimo lattoniere, mestiere che ha svolto finché un brutto giorno a causa di una Maculopatia è diventato ipovedente al punto che in pratica vede solo ombre. Voi credete, come probabilmente avrei fatto io, si sia abbandonato alla disperazione? Manco per niente. Con uno spirito di adattamento davvero incredibile ha deciso di trasformare un handicap piuttosto importante in una molla capace di proiettarlo in un mondo che ora lo impegna a fondo recandogli il massimo della soddisfazione. Sapete quali sono i suoi impegni attuali?

Cominciamo da quello che le foto accuratamente palesano e cioè la funzione di Clown terapeutico all’ospedale dove intrattiene i bimbi lavorando con i palloncini (ha una manualità paurosa), le bolle di sapone, il contatto umano e quanto altro possa far trascorrere ai piccoli pazienti momenti di gioioso distacco dalla triste esperienza ospedaliera. In questa veste il suo nome è Dott. Gigetto, scelta fra i diminutivi di Luigi da un ragazzo di Corticella (RE).

Ma il suo impegno va ben oltre. Oltre alla collaborazione con associazione Dimondi Clown di Fiorano è sempre pronto a dare la propria disponibilità a chiunque la chieda sia una Parrocchia, un’associazione, un ente impegnato all’intrattenimento ed al miglioramento della vita di ragazzi, anziani e disabili e di chiunque altro ne abbia bisogno. Anche noi dell’Avis, non ostante sia nostro socio da anni, lo abbiamo  scoperto sotto questa veste da poco tempo. Collabora, infatti, volentieri con noi nei momenti divulgativi della nostra attività e da poco si è reso disponibile ad accompagnarci nelle scuole primarie a contatto con i bambini quelli che maggiormente lo soddisfano.

Tutto questo basterebbe per giudicare col massimo entusiasmo una persona, ma il bello deve ancora venire. Alla mia domanda volutamente provocatoria su che cosa sarebbe disposto a fare per tornare a fare il lattoniere come nella vita precedente, sapete come mia ha risposto? Che assolutamente non ci pensa proprio perché ora, per quanto pesante sia la disabilità, ha scoperto quanto sia appagante fare del bene agli altri e questo lo appaga e lo incita.

Bene, questo è Luigi, Gigetto e come altro lo si voglia chiamare. Termino con una doverosa precisazione. Ho trattato un argomento difficile che comprende particolari tutelati dalla privacy: non sono impazzito ho l’autorizzazione a farlo. “Se può essere utile a qualcun altro, pubblicatelo pure”: anche questa generosità caratterizza il personaggio.

Stefano Tosi, presidente Avis comunale di Sassuolo