Il Cortile sul fiume: la rigenerazione dell’ex macello di Vignola come giardino di comunità

LA RIGENERAZIONE DELL’EX MACELLO DI VIGNOLA COME GIARDINO DI COMUNITÀ E SPAZIO PER LA SOSTENIBILITÀ E L’INCLUSIONE

Da luogo del lavoro ormai dismesso a laboratorio sociale innovativo. L’Amministrazione di Vignola concorre al Bando Rigenerazione Urbana della Regione Emilia-Romagna con un progetto di rigenerazione non solo architettonica, ma anche funzionale dell’ex Macello, la struttura dei primi del ‘900 che si trova all’altezza del parcheggio di via Zenzano, nei pressi dell’area fluviale. Il progetto, messo a punto da un raggruppamento di professionisti guidato dall’architetto Andrea Cavani, ha come titolo “Il Cortile sul fiume – la rigenerazione dell’ex Macello di Vignola come giardino di comunità e spazio per la sostenibilità e l’inclusione sociale”.

L’obiettivo è quello di recuperare un gruppo di edifici dichiarati di interesse storico-artistico nel 2007 dal Ministero per i beni e le attività culturali, ma di fatto abbandonati da quando nel 2006 fu dismesso il macello comunale. Si tratta di tre corpi di fabbrica distinti posizionati attorno a un’area cortiliva centrale risalenti al 1910. Il progetto prevede cura nel restauro e nella conservazione di tutti i caratteri peculiari della struttura, ma, nel contempo, una riqualificazione che ne consenta un riuso con nuove funzioni collettive e sociali. I nuovi spazi dovranno, infatti, essere gestiti da associazioni di volontariato ed enti del Terzo settore in modo da consentire la realizzazione di progetti in ambito agro-alimentare che coinvolgano persone con disabilità, fragili e in condizioni di marginalità.

Gli spazi riqualificati ospiteranno laboratori per la trasformazioni di prodotti agricoli, spazi di coworking flessibili, magazzini e depositi per le attività laboratoriali, una cucina condivisa con un piccolo punto ristoro che potrà servire alle associazioni per attività conviviali, ma potrà anche essere aperto al pubblico. Nell’area esterna è prevista la realizzazione di vasche per la coltivazione di ortaggi, piccoli frutti ed erbe aromatiche.

Le attività ospitate saranno decise con un percorso di co-progettazione a cui potranno partecipare associazioni ed enti del Terzo settore. Gli obiettivi da perseguire, però, sono già stati fissati: offrire occasioni di inclusione sociale delle persone fragili, contrasto alle nuove povertà, sostenibilità ambientale e valorizzazione del patrimonio culturale, agroalimentare e paesaggistico locale.

tempi della realizzazione saranno molto stretti: si pensa di completare l’opera nel giro di due anni. Si procederà infatti in parallelo con la riqualificazione fisica degli spazi e con il percorso di co-progettazione. L’apertura è prevista a gennaio 2024.

Il costo dei lavori di riqualificazione è di un milione e 30mila euro: con il Bando si chiede alla Regione di contribuire per 700mila euro, mentre il Comune di Vignola co-finanzierà con 330mila euro già previsti nel Bilancio di previsione 22/24. Per aumentare l’impatto sociale del progetto e garantirne la sostenibilità economica, un’ala dell’edificio viene data in concessione onerosa a Asp, che trasferisce all’ex Macello tutti laboratori socio-occupazionali per soggetti fragili e disabili che attualmente gestisce in altra sede. Gli spazi polifunzionali (coworking/incubatore di startup sociali e cucina condivisa) saranno offerti tramite call periodiche a soggetti che vogliono sperimentare servizi innovativi di welfare sociale e generativo in ambito agri-ambientale (Startup sociali). Le attività più interessanti e solide, dopo il periodo di incubazione e avviamento, potranno ricevere supporto economico da una rete di soggetti finanziatori (come ad esempio Fondazioni, operatori della GDO etc.), per strutturarsi sul mercato e rendersi indipendenti. In particolare ha dato disponibilità in questo senso la Fondazione di Vignola come partner del progetto.

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