Sabato 15 ottobre una giornata all’aperto con i protagonisti, i progetti, le associazioni e la testimonianza di famiglie accoglienti. Giochi per i bambini
Sabato 15 ottobre l’appuntamento per le famiglie è in piazza Matteotti con “Il Salotto dell’accoglienza”, una giornata alla scoperta dei servizi e dei tanti progetti di accoglienza familiare condotti a Modena. La giornata è organizzata dal Centro per le famiglie del Comune di Modena che sabato 15 terrà chiusa la sede di via del Gambero 77 per accogliere le famiglie in piazza, con la collaborazione di Consulta per le politiche familiari, Domus Assistenza, FamiF@ster, PopoBrains, Welchome Modena e delle associazioni di famiglie Amogea, Venite alla festa, Famiglie per l’accoglienza.
Dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 la piazza si trasforma in un salotto all’aperto, con tanto di tavolini e poltroncine, uno spazio per chi vuole avvicinarsi all’accoglienza familiare attraverso una chiacchierata informale con educatori e assistenti sociali; in mattinata sarà presente anche l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli.
Per tutti sarà l’occasione per conoscere i tanti progetti di accoglienza e affido familiare che il Settore Politiche sociali conduce insieme a numerosi partner e realtà territoriali, per ascoltare le testimonianze di famiglie che hanno vissuto l’esperienza dell’affido o dell’accoglienza e per confrontare la propria esperienza con quella di altri. Gli arredi del Salotto dell’accoglienza, sedute e tavolini, sono stati realizzati dai volontari del progetto “Rigenera” di Porta Aperta. Infine, durante la giornata, i bambini potranno divertirsi con le attività di gioco organizzate dalla Consulta: bolle, palloncini e disegni collettivi.
Per informazioni: Centro per le Famiglie, lunedì e giovedì 8.30-13.30 e 14.30-18, sabato 9-13; tel. 059 8775846 (centroperlefamiglie@mediandoweb.it)
Oltre all’affido familiare, diverse occasioni di solidarietà: da “Un bambino per amico” a “Qualcuno ha bisogno di te”, da “Affido culturale” fino a “Welchome Modena”
Nell’accoglienza e nell’affiancamento familiare, il bambino incontra qualcuno che è disponibile ad occuparsi di lui per il tempo di cui necessita la sua famiglia per superare le proprie difficoltà. Chi accoglie si impegna ad assicurare un’adeguata risposta ai bisogni affettivi, educativi e di cura del minore, nel rispetto della sua storia familiare e personale. Possono accogliere coppie con o senza figli, sposate o no e persone singole senza limiti di età e di condizione economica.
Accogliere un bambino in affido significa accompagnarlo per parte del suo percorso di crescita; l’accoglienza è temporanea e diverse sono le forme di accoglienza familiare. Ad esempio, attraverso l’affido in emergenza si accolgono bambini che a seguito di un evento critico hanno bisogno di un’immediata collocazione familiare; in genere questo tipo di accoglienza dura qualche mese.
A Modena sono attivi, inoltre, diversi progetti di accoglienza. Attraverso “Un bambino per amico” famiglie aiutano altre famiglie. Trascorrere il pomeriggio al parco, fare i compiti, condividere il pranzo sono alcune delle attività di affiancamento che, quotidianamente o settimanalmente, i volontari di “Un bambino per amico” svolgono con bambini e famiglie in cui i genitori vivono un momento di difficoltà nella gestione dei carichi famigliari.
Inoltre, con “Qualcuno ha bisogno di te”, un progetto di solidarietà in rete, giovani adulti e studenti universitari affiancano e supportano i ragazzi in carico al Servizio Sociale Territoriale nello svolgimento di attività scolastiche, sportive, ludiche e di socializzazione.
“Affido culturale” è invece un progetto che intende innanzitutto contrastare la povertà educativa valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di servizi o prodotti culturali. L’idea di fondo è semplice: un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, porta anche un bambino che in questi luoghi non ci entrerebbe per vari motivi. Si realizza così un insieme di fruizioni culturali condivise, tramite le quali famiglie-risorsa e famiglie-destinatarie stringono un Patto educativo: un sostegno complessivo a più dimensioni promosso, garantito e monitorato dalla Scuola.
Infine, “Welchome Modena” è un progetto di affido di giovani adolescenti minori stranieri non accompagnati in famiglie del territorio, per un periodo minimo di sei mesi, con la possibilità di scegliere un impegno full time, in cui il ragazzo vive con la famiglia, o part time, in cui la famiglia dedica alcune ore al mese a creare una relazione personalizzata con lui.