Modena, 9 febbraio 2024 ore 18 – Alla libreria Ubik presentazione del volume “No Name. Il carcere negli occhi delle donne

Venerdì 9 febbraio 2024 alle ore 18 presso la libreria Ubik di Modena (via dei Tintori 22) si terrà la presentazione del volume “No Name. Il carcere negli occhi delle donne” a cura di Caterina Liotti ed edito da Mucchi (XXI pubblicazione della Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna di Modena), pubblicazione che illustra il percorso del progetto “(Ri)comincio da me. Percorsi di consapevolezza e sostegno da donna a donna per il benessere psicofisico e reintegro lavorativo e sociale delle donne detenute” realizzato nel 2023 nella sezione femminile della Casa circondariale S. Anna di Modena e promosso da Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza, Gruppo Carcere-Città, Csv Terre Estensi, in collaborazione con il Comune di Modena e la Direzione della Casa circondariale Sant’Anna, sostenuto dai fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Il volume fa inoltre da catalogo alla mostra itinerante “(In)Curabile bellezza. Donne che fanno comunità” curata da Federica Benedettimostra che restituisce l’esperienza di un laboratorio di educazione all’arte che ha fatto incontrare la comunità, forte e coesa, delle pescatrici del Delta del Po (nelle fotografie di Chiara Negrello, tratte dalla serie Like the Tide) con un gruppo eterogeneo di donne che vivono il carcere che a loro volta hanno prodotto dei collages (su foto di Marianna Toscani) esposti nella mostra. 

Il volume rappresenta uno strumento di approfondimento sulle dinamiche osservate dentro la sezione femminile del S. Anna dal gruppo di progetto: Anna Perna, Paola Cigarini e Caterina Liotti hanno scritto sui temi della sorellanza, dei bisogni disattesi e della spersonalizzazione. 

Significativi poi i contributi di contestualizzazione dell’operazione realizzata, forniti da Grazia Zuffa, autrice di ricerche nazionali sul tema, che inquadra nel contesto italiano le problematiche legate alla detenzione femminile, e da Claudia Löffelholz, direttrice della Scuola di alta formazione Fondazione Modena Arti Visive, che indaga come il linguaggio dell’arte possa aiutare a costruire una società più inclusiva, empatica e solidale. L’obiettivo del volume e del progetto in generale, è accendere i riflettori su una realtà, quella della detenzione femminile che, per le sue ridotte dimensioni numeriche resta invisibile, sconosciuta ai più e raccontata sempre attraverso gli stereotipi della fragilità, della vittimizzazione, della scarsità di risorse culturali ed economiche delle detenute piuttosto che sulle “sofferenze aggiuntive” (rispetto agli uomini), determinate dalle specificità in termini di vita quotidiana, differenti bisogni e meccanismi relazionali. 

All’incontro, condotto dalla giornalista Laura Solieri, interverranno la curatrice Caterina Liotti e le autrici Anna Perna, Paola Cigarini e Federica Benedetti.