Sabato 14 maggio la festa conclusiva del progetto che quest’anno ha coinvolto 14 Scuole Primarie e 23 Scuole d’Infanzia di Carpi, Novi di Modena e Soliera
Nonostante il perdurare di una situazione complessa a causa del Covid-19, che per le scuole ha comportato ancora districarsi tra chiusure, quarantene e lezioni a distanza, il Progetto Muoviti Muoviti ha fatto registrare, nell’anno scolastico 2021/2022, numeri straordinari, superando gli oltre 3.600 alunni coinvolti. Grande soddisfazione, dunque, per gli organizzatori, Centro Sportivo Italiano e UISP, che hanno fatto nascere questa bella iniziativa nel 2007/2008 in sinergia con la Consulta ‘Sport’ del Comune di Carpi, con l’obiettivo di promuovere l’attività ludico motoria, durante le ore di frequenza scolastica, tra i bambini dai 5 agli 11 anni delle Scuole d’Infanzia e delle Scuole Primarie dei territori di Carpi, Soliera e Novi di Modena.
Tale incremento si deve al coinvolgimento delle classi quarte e quinte delle scuole elementari: l’intenzione è quella di estendere questo progetto pilota anche per il prossimo anno.
Con i 3650 bambini coinvolti – dei quali 850 frequentanti 38 classi di 4^ e 5^ elementare – per un totale di 2270 ore di attività, il progetto ha così superato, dalla sua nascita, i 40.000 giovani coinvolti (per la precisione 40.650), con un totale di 23.446 ore di attività svolte.
Numeri davvero significativi per una realtà che intende valorizzare il concetto di sport quale diritto per tutti, un bene che interessa salute, qualità della vita, educazione e socialità, e promuovere l’integrazione dei ragazzi con disabilità.
I 22 istruttori e i 2 coordinatori (Davide Pavesi e Luca Bracci) qualificati, che rendono possibile la realizzazione di Muoviti Muoviti hanno infatti proposto attività ludica attraverso giochi vari e percorsi misti agli alunni di 23 Scuole d’Infanzia e 14 Scuole Primarie, ponendo particolare attenzione alle problematiche dell’integrazione (compresa quella dei bambini di origine straniera) e del disagio, sia esso fisico, psicologico o sociale.
Per quanto riguarda Muoviti Muoviti Special, la parte del progetto relativa alla disabilità e all’inclusione, si sono svolte 240 ore di attività in 18 scuole elementari di Carpi, coinvolgendo circa 100 bambini con disabilità.
Ma le novità non sono finite: dato che le condizioni lo consentono di nuovo, il 14 maggio sarà finalmente riproposta, a distanza di 3 anni, la festa di fine progetto, che si svolgerà dalle ore 9.00 alle 12.00 presso la pista di atletica di Carpi. Saranno presenti le Società Sportive della Consulta di Carpi: qui i bambini potranno sperimentare vari sport, quali arti marziali, calcio, tennis, rugby, basket, pallavolo, tiro con l’arco, pallamano e le varie discipline dell’atletica leggera. A ogni bambino partecipante verrà regalato un gadget donato dai partner del progetto.
La quindicesima edizione è promossa dalla Consulta E del Comune di Carpi in collaborazione con l’Assessorato alle politiche scolastiche e con la partecipazione degli Assessorati allo Sport dei Comuni di Soliera e Novi di Modena, con il sostegno della Fondazione CR Carpi e il contributo del Centro Commerciale il Borgogioioso.
Questo il commento dei promotori: “Dobbiamo riconoscere di aver vissuto con grande soddisfazione l’entusiasmo e il desiderio di essere coinvolte delle scuole, che davvero hanno fatto di tutto per essere incluse nel progetto. Muoviti Muoviti si configura sempre di più come una realtà fondamentale per il territorio, e i dati di partecipazione crescenti non fanno che confermarlo. Questi ultimi anni, segnati inesorabilmente dalla pandemia e dai periodi si assenza di socialità e movimento all’aperto che l’hanno contraddistinta ha dimostrato quanto sia importante lo sport per la formazione dell’individuo, soprattutto nella fase dell’infanzia e della preadolescenza. Consentire dunque anche ai bambini delle elementari e delle scuole d’infanzia di svolgere attività ludico-motoria significa contribuire in maniera determinante al loro benessere psicofisico, oltre che alla comprensione sia delle regole che del rispetto dei compagni di gioco. Cos’altro è, questa, se non educazione nel senso più alto del termine?”.