L’associazione “Kabala Lagdaf” continua il progetto di accoglienza solidale per bambini e accompagnatori provenienti dai campi profughi di Tindouf. Previste visite mediche
Dieci piccoli rifugiati e due accompagnatori sono arrivati a Modena dai campi Saharawi di Tindouf, in Algeria, ospiti dell’associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi “Kabara Lagdaf” odv, che fa parte della rete di Arci Modena, per portare un messaggio di pace: dare finalmente al Popolo Saharawi il diritto alla sua autodeterminazione attraverso un referendum sotto l’egida dell’ONU. Il gruppo, composto da sei bambini e quattro bambine di nove anni e da due accompagnatori, rimarranno sul territorio fino al 21 agosto, giornata in cui partiranno per rientrare in Algeria. Il soggiorno prevede un periodo al mare ospiti dell’Auser di Ravenna e nel loro giro in provincia toccheranno i comuni di Formigine, Nonantola e Montese dove saranno seguiti dai volontari dei comitati locali, supportati dai colleghi di Campogalliano, Castelfranco, Modena e Sassuolo.
Il soggiorno del gruppo Saharawi ha tra gli obiettivi l’assistenza sanitaria: sono infatti previste visite mediche di controllo ed accertamenti sanitari più approfonditi, se necessari, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna che garantisce per il periodo di permanenza dei bimbi e degli accompagnatori la tessera sanitaria. I medici della Pediatria di Comunità di Modena e Formigine sono coinvolti nelle prime visite dei bimbi che poi verranno seguiti durante il soggiorno dal Medico di Medicina Generale scelto con la tessera sanitaria. Inoltre, si stanno programmando incontri istituzionali tra i “Piccoli Ambasciatori di Pace” e i comuni modenesi che hanno stretto patti di amicizia con tendopoli Saharawi e con comuni interessati alla causa Saharawi: Campogalliano, Carpi, Castefranco Emilia, Formigine, Modena, Nonantola, Novi, Ravarino, San Prospero, Maranello, Sassuolo. Diverse sono le attività organizzate dai volontari per far trascorrere ai giovani ospiti un soggiorno piacevole.
L’associazione “Kabara Lagdaf” è promotrice di diversi progetti che hanno come obiettivo il sostegno al Popolo Saharawi, che è stanziale nei campi profughi nel deserto in Algeria: si tratta di sono un complesso di campi che si insediarono nella provincia di Tindouf tra il 1975 e il 1976 da parte della popolazione Saharawi in fuga dalle forze armate marocchine che avanzavano e prendevano possesso del Sahara Occidentale durante la guerra. La maggior parte dei rifugiati di primo insediamento vive ancora negli accampamenti e questa condizione è tra quelle di maggiore durata nel mondo.