A seguito dell’appello ai candidati sindaco modenesi per lo sviluppo dell’economia sociale e un sistema sociale inclusivo e solidale lanciato nelle scorse settimane da Forum Terzo Settore di Modena e Centro Servizi Volontariato Terre Estensi, i due enti sono stati invitati dai candidati sindaci Matteo Mesini (Sassuolo), Marco Biagini (Fiorano) e Luigi Zironi (Maranello) per un incontro aperto al pubblico che si terrà il 3 giugno 2024 ore 17.30 presso il comitato elettorale di Mesini a Sassuolo (via Mazzini 1).
Attualmente aderiscono al Forum del Terzo Settore di Modena 72 enti o reti associative appartenenti al mondo del volontariato, della promozione sociale e della cooperazione sociale; 217 gli enti associati al Centro Servizi Volontariato Terre Estensi che comprende le province di Modena e Ferrara.
Con il modello dell’amministrazione condivisa, pubblica amministrazione e privati possono collaborare in un rapporto “tra pari” nell’identificazione del bisogno a cui rispondere e delle relative strategie. Le più importanti forme di partenariato tra pubblica amministrazione ed enti del Terzo settore previste dalla legge sono quindi la co-programmazione e la co-progettazione. «In questo contesto, ai candidati sindaci, proponiamo un confronto aperto su vari temi – illustrano Michele Andreana, portavoce Forum Terzo Settore di Modena e Alberto Caldana, presidente Csv Terre Estensi – Ruolo del Terzo Settore negli interventi per le fasce deboli della popolazione; nella gestione dell’abitare, alloggi sociali e fondi per famiglie a basso reddito e per debiti abitativi incolpevoli; nella prevenzione del disagio giovanile e nella promozione dell’invecchiamento attivo in una logica di solidarietà tra le generazioni; nel sostegno a genitorialità, sport e benessere, diritto alla cultura; nel confronto sull’assetto urbanistico, sui migranti, sull’educazione alla parità di genere. Una sfida epocale che dovrà essere affrontata nei prossimi anni: nuovi bisogni e nuovi servizi, riformulando il paradigma di posizionamento del pubblico e sviluppando un diverso e più avanzato rapporto con gli enti del Terzo settore. Occorre affermare un modello di sussidiarietà, di pluralismo societario caratterizzato da un alto livello di democrazia economica».