Insieme alla rete nazionale dei CSV segnaliamo questa importante iniziativa della rete ADNA e invitiamo le associazioni dei nostri territori a prendere visione, aderire e diffondere
La rete ADNA lancia una petizione online sul diritto prioritario alle prestazioni sanitarie domiciliari per le persone malate croniche non autosufficienti.
Invitiamo le associazioni dei nostri territori ad aderire alla petizione e partecipare all’incontro nazionale in via di preparazione scrivendo a info@adna.it.
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ADNA Umbria, Fondazione promozione Sociale di Torino in collaborazione con il CSVol Umbria organizzano una riunione nazionale in videoconferenza per il 27 maggio 2022 dalle 16 alle 19, da segnarsi intanto in agenda!
Le Associazioni promotrici di questa petizione chiedono che sia approvata una legge affinché diventi obbligatorio per il Servizio sanitario garantire nell’ambito delle prestazioni di assistenza sanitaria domiciliare rientranti nei LEA:
- la predisposizione e l’attuazione di un progetto individualizzato di cura da parte dell’ASL di residenza, che preveda il coordinamento del Medico di medicina generale, con il coinvolgimento delle necessarie competenze specialistiche mediche, infermieristiche e fisioterapiche dei servizi sanitari territoriali, nonché dei congiunti e/o assistenti familiari opportunamente seguiti e aiutati nelle loro attività quotidiane di cura della persona malata cronica non autosufficiente, specie se con demenza
- il diritto a un contributo economico mensile (assegno di cura), che deve essere riconosciuto senza discriminazioni per età, tipo di patologia e condizione sociale e finanziato con risorse del Servizio sanitario nazionale. Questo contributo è una misura di sostegno dei costi giornalieri di accudimento domiciliare della persona malata non autosufficiente, analogo al contributo pagato dall’ASL nel caso del ricovero convenzionato presso una struttura residenziale socio-sanitaria convenzionata. L’assegno di cura si aggiunge all’erogazione dell’indennità di accompagnamento a cui hanno diritto gli invalidi civili totali in base alle norme vigenti, così come avviene per il ricovero. Gli aventi diritto potranno accedere altresì ai contributi dei Comuni (Fondo per le non autosufficienze) erogati in base alla situazione economica (Isee).
Al riguardo segnaliamo che sono già state presentate alcune proposte di legge in Parlamento (in ordine temporale: questa nel 2018 al Senato, questa nel 2020 alla Camera e questa nel 2020 al Senato).
La petizione ha lo scopo di sollecitare l’avvio del dibattito parlamentare per arrivare all’approvazione di un testo di legge.
La non autosufficienza causata da malattie è un grave problema di salute. Potrebbe colpire chiunque di noi. Firmiamo e facciamo firmare!